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Storico

Visualizza articoli per tag: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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PERCORSO FORMATIVO INTENSIVO IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

IN MODALITÀ TELEMATICA­ 

  

RPCT e personale a supporto di Università ed Enti di Ricerca 

CODICE ATTIVITÀ: 12AN23

 

FINALITÀ       

Il Percorso è costruito in stretta correlazione a quanto previsto, relativamente alla formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza amministrativa, dalla l. n. 190/2012 e dal Piano Nazionale Anticorruzione (cfr. p.to 3.1.12, pag. 48 della Delibera Civit n. 72/2013 nonché, più recentemente e analiticamente, pag. 13, par. 5, della Determinazione n. 12/2015 su il “Ruolo strategico della formazione”, ed ancora, da ultimo, il P.N.A. 2019 - 2021), e segnatamente dall’obbligo di somministrare puntuali percorsi di formazione in materia, selezionando il personale interessato, ed articolati nei seguenti termini:

  • Formazione di livello generale, verso i dipendenti del comparto, sui temi dell’etica e della legalità, con particolare riferimento al Codice di comportamento dell’Istituto;
  • Formazione di livello specifico, rivolta, con priorità, al RPCT, specie se di nuova nomina, ai dipendenti che operano nella struttura di supporto, ai Referenti, ai Componenti degli organismi di controllo, ai Dirigenti/Responsabili e Funzionari addetti alle aree a rischio.

 

DESTINATARI    

Il Percorso verticalizza l’attenzione sulla formazione del RPCT, della struttura di supporto, e dei Referenti anticorruzione e trasparenza quali immediati destinatari del governo dei rischi corruttivi e delle corrispondenti misure di prevenzione.

 

 OBIETTIVI

  • Trasferire adeguate competenze – teoriche e pratiche – al RPCT e alla struttura di supporto, anche in termini di aggiornamento continuo

  • Ottimizzare le strategie di risk management e trasparenza verticalizzate in ambito universitario / enti di ricerca 

  • Raggiungere elevati livelli di compliance anche alla luce delle previsioni del Piano Nazionale Anticorruzione

  •  Potenziare la strategia preventiva alla luce delle implicazioni derivante dalla gestione di numerosi progetti PNRR / PNC



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PERCORSO FORMATIVO INTENSIVO IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

IN MODALITÀ TELEMATICA­ 

  

RPCT e personale a supporto di Università ed Enti di Ricerca 

CODICE ATTIVITÀ: 01AN22

 

FINALITÀ       

Il Percorso è costruito in stretta correlazione a quanto previsto, relativamente alla formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza amministrativa, dalla l. n. 190/2012 e dal Piano Nazionale Anticorruzione (cfr. p.to 3.1.12, pag. 48 della Delibera Civit n. 72/2013 nonché, più recentemente e analiticamente, pag. 13, par. 5, della Determinazione n. 12/2015 su il “Ruolo strategico della formazione”, ed ancora, da ultimo, il P.N.A. 2019 - 2021), e segnatamente dall’obbligo di somministrare puntuali percorsi di formazione in materia, selezionando il personale interessato, ed articolati nei seguenti termini:

  • Formazione di livello generale, verso i dipendenti del comparto, sui temi dell’etica e della legalità, con particolare riferimento al Codice di comportamento dell’Istituto;
  • Formazione di livello specifico, rivolta, con priorità, al RPCT, specie se di nuova nomina, ai dipendenti che operano nella struttura di supporto, ai Referenti, ai Componenti degli organismi di controllo, ai Dirigenti/Responsabili e Funzionari addetti alle aree a rischio.

 

DESTINATARI    

Il Percorso verticalizza l’attenzione sulla formazione del RPCT, della struttura di supporto, e dei Referenti anticorruzione e trasparenza quali immediati destinatari del governo dei rischi corruttivi e delle corrispondenti misure di prevenzione.

 

 OBIETTIVI

  • Trasferire adeguate competenze – teoriche e pratiche – al RPCT e alla struttura di supporto
  • Ottimizzare le strategie di risk management e trasparenza verticalizzate in ambito universitario / enti di ricerca
  • Raggiungere elevati livelli di compliance anche alla luce delle previsioni del PNA 2019 - 2021


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CORSO DI FORMAZIONE IN MODALITÀ TELEMATICA­ 

 

 

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 

CODICE ATTIVITÀ: 03AN21

 

FINALITÀ       

La pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale del 16.2.2021, del DPCM 23/12/2020, recante “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2021” è l’occasione per focalizzare l’attenzione degli operatori del settore su tutte le novità in materia di rifiuti, dall’ obbligatorietà, -  entro il 16/06/2021 - da parte dei soggetti di cui all’art. 189 del D.Lgs 152/20016, della compilazione e invio del MUD secondo il nuovo modello appena pubblicato, al recepimento - a partire dal 26/09/2020 - delle novità introdotte nella part IV del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., dal D.Lgs 116 del 03/09/2020, delle direttive comunitarie sull’economia circolare, abbracciando tutte le ultime novità in materia di rifiuti, in particolare, la nuova vidimazione dei formulari mediante la piattaforma VI.VI.FIR messa a punto da EcoCamere e il nuovo sistema di tracciabilità elettronico dei rifiuti, c.d. “RENTRI”, da cui è partita la sperimentazione, in sostituzione del SISTRI.

 

DESTINATARI    

Il Corso di formazione, per la sua specificità e per gli obiettivi che persegue, ha come destinatari i Dirigenti, i funzionari, i tecnici e i responsabili di laboratorio, i referenti coordinatori dello smaltimento rifiuti e quant’altri addetti alla gestione anche amministrativa del rifiuto generato.

Il Corso di formazione è rivolto ad un numero massimo di 25 persone.

 

 OBIETTIVI

  • Le novità e le modifiche introdotte dal D.Lgs 116/2020 di interesse per i produttori dei rifiuti
  • “Quali” dati devono essere comunicati nelle schede del MUD
  • “Come” deve essere compilato e trasmesso il MUD e i relativi diritti di segreteria da corrispondere
  • Aggiornamenti sulle ultime novità in materia di rifiuti, in particolare Vi.Vi.FIR e RENTRI



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CORSO DI FORMAZIONE IN MODALITÀ TELEMATICA­ 

 

 

LAVORARE PER PROGETTI NELL’AMMINISTRAZIONE DEGLI ATENEI 

CODICE ATTIVITÀ: 01AN21

 

FINALITÀ       

Il Corso di formazione si propone di fornire ai partecipanti  le conoscenze “di base” relative alla gestione dei progetti e per progetti attraverso l’illustrazione di un numero limitato, ma essenziale di metodologie, che verranno applicate in simulazione a specifici casi proposti dai partecipanti anche attraverso lavoro di gruppo, risposta ad una serie di interrogativi quali ad esempio:

  • Quali fonti di informazione utilizzare per identificare idee di progetti, utili per il nostro Ufficio ed i suoi utenti?
  • Come valutare la fattibilità di una idea progettuale?
  • Come esplicitare le finalità del progetto?
  • Come identificare e coinvolgere gli stakeholder del progetto?
  • Come delineare gli obiettivi del progetto? Attraverso quali indicatori misurare il successo del progetto?
  • Come programmare ed organizzare il progetto?
  • Come tener conto dei diversi vincoli e dei possibili rischi che possono verificarsi in fase di esecuzione
  • Come effettuare il monitoraggio del progetto?

A conclusione del Corso, verrà inviata a tutti i partecipanti una dispensa riepilogativa degli argomenti trattati.

 

DESTINATARI    

Il Corso di formazione si rivolge a Dirigenti e Responsabili di Uffici che, pur non operando in aree tecnico-specialistiche, hanno necessità di sviluppare le necessarie conoscenze sia per programmare e coordinare progetti sia per diffondere, nelle unità di propria responsabilità, “il lavoro per progetti” come modalità organizzativa che possa contribuire alla gestione dei collaboratori per obiettivi e risultati, facilitando così anche l’implementazione del lavoro agile.

Il Corso di formazione è rivolto ad un numero massimo di 25 persone.

 

 OBIETTIVI

  • Acquisire la conoscenza del significato di progetto e delle implicazioni organizzative della sua gestione
  • Acquisire la conoscenza del “ciclo di vita del progetto”
  • Acquisire la conoscenza e la capacità di applicazione delle tecniche di programmazione e monitoraggio dei progetti
  • Acquisire la conoscenza e la capacità di gestione dei rischi nei progetti

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PERCORSO FORMATIVO INTENSIVO IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

IN MODALITÀ TELEMATICA­ 

  

RPCT e personale a supporto di Università ed Enti di Ricerca 

CODICE ATTIVITÀ: 02AN21

 

FINALITÀ       

Il Percorso è costruito in stretta correlazione a quanto previsto, relativamente alla formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza amministrativa, dalla l. n. 190/2012 e dal Piano Nazionale Anticorruzione (cfr. p.to 3.1.12, pag. 48 della Delibera Civit n. 72/2013 nonché, più recentemente e analiticamente, pag. 13, par. 5, della Determinazione n. 12/2015 su il “Ruolo strategico della formazione”, ed ancora, da ultimo, il P.N.A. 2019 - 2021), e segnatamente dall’obbligo di somministrare puntuali percorsi di formazione in materia, selezionando il personale interessato, ed articolati nei seguenti termini:

  • Formazione di livello generale, verso i dipendenti del comparto, sui temi dell’etica e della legalità, con particolare riferimento al Codice di comportamento dell’Istituto;
  • Formazione di livello specifico, rivolta, con priorità, al RPCT, specie se di nuova nomina, ai dipendenti che operano nella struttura di supporto, ai Referenti, ai Componenti degli organismi di controllo, ai Dirigenti/Responsabili e Funzionari addetti alle aree a rischio.

 

DESTINATARI    

Il Percorso verticalizza l’attenzione sulla formazione del RPCT, della struttura di supporto, e dei Referenti anticorruzione e trasparenza quali immediati destinatari del governo dei rischi corruttivi e delle corrispondenti misure di prevenzione.

 

 OBIETTIVI

  • Trasferire adeguate competenze – teoriche e pratiche – al RPCT e alla struttura di supporto
  • Ottimizzare le strategie di risk management e trasparenza verticalizzate in ambito universitario / enti di ricerca
  • Raggiungere elevati livelli di compliance anche alla luce delle previsioni del PNA 2019 - 2021


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POSTICIPATO AL 16/17 LUGLIO

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Corso di formazione in MODALITÀ TELEMATICA­ 

 

 

REINGEGNERIZZAZIONE DEI PROCESSI PER LA DEMATERIALIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI 

CODICE ATTIVITÀ: 11AN20

 

RAGIONI       

In questo periodo anche gli Atenei, come tutte le Pubbliche Amministrazioni, sono impegnati nella programmazione dell’organizzazione del lavoro e delle attività per quanto riguarda la gestione della Fase 3.

Per quanto riguarda il sistema della formazione superiore e della ricerca, la recente nota del 4 maggio 2020 del Ministero del MIUR ha descritto le modalità attraverso le quali dovrà essere effettuata la programmazione delle attività facendo esplicito riferimento alla opportunità di “decomprimere l’accesso in presenza ai servizi amministrativi” e “potenziare i sistemi digitali e i processi di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi”.

La digitalizzazione dei processi amministrativi non è come è noto la semplice informatizzazione dei servizi offerti. È necessaria una preliminare fase di analisi dei processi di erogazione dei servizi, al fine di razionalizzare i processi, eliminando tutte quelle criticità, di diversa natura, che caratterizzano l’erogazione del servizio nella situazione “as is”. Ciò per evitare il rischio che, paradossalmente, l’informatizzazione del processo di erogazione del servizio “amplifichi” le criticità e le disfunzioni del servizio. Giustamente Hammer, uno dei massimi esperti sul tema della reingegnerizzazione dei processi, ha intitolato uno dei più famosi lavori: “Reengineering work: don’t automate, obliterate”.  In modo saggiamente provocatorio, Hammer invita i responsabili delle organizzazioni a non commettere l’errore di automatizzare attività che non creano valore aggiunto e a porsi prima il problema della razionalizzazione dei processi e del miglioramento della soddisfazione degli utenti e poi quello della automazione.

Occorre inoltre valutare attentamente le opportunità di “digitalizzazione” dei servizi amministrativi al fine di poter identificare quali categorie di servizi che presentano una “immediata propensione” alla digitalizzazione e quali invece richiedono una preliminare azione di analisi delle criticità, una parziale riprogettazione dei processi di erogazione, una adeguata formazione degli operatori, prima di avviare la vera e propria digitalizzazione.

 

Il fondamentale ricorso all’attività formativa come strumento di accompagnamento del personale nel processo di trasformazione digitale dell'amministrazione e di diffusione della capacità di lavorare in modalità agile per il raggiungimento degli obiettivi assegnati, richiede una riflessione sull’impatto della dematerializzazione del servizio sull’individuo in virtù dell’analisi che il ruolo dell’operatore viene ad assumere nel processo nell’erogazione del servizio per poter ipotizzare percorsi formativi di accompagnamento e sostegno ai cambiamenti.

Infine, è necessario limitare al massimo il rischio di stress correlato alle nuove modalità di lavoro, attraverso la promozione della capacità di imparare dall’emergenza e progettare il futuro del lavoro agile nei servizi per ridurre al minimo l’incidenza dei fattori di rischio psicosociali e stress lavoro correlato ai processi di erogazione dei servizi che possono essere digitalizzati.

 

Alla luce di tali professioni, l’intervento in oggetto si prefigge di fornire alle risorse delle Amministrazioni Centrali degli Atenei che operano nell’ambito degli uffici di staff alla Direzione Generale una serie di conoscenze e strumenti metodologici per:

  • mappare i servizi amministrativi;
  • valutare il “grado di propensione” verso la digitalizzazione delle diverse famiglie di servizi;
  • rappresentare il processo di erogazione dei servizi, identificare le criticità, riprogettare il processo;
  • analizzare il fabbisogno formativo degli operatori del processo sia per quanto riguardo il miglioramento della soddisfazione dell’utenza, sia per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi;
  • identificare i possibili rischi di stress lavoro correlato ai processi di erogazione dei servizi che possono essere digitalizzati.

 

DESTINATARI    

Il Corso di formazione è rivolto al personale afferente all’Ufficio di Staff al DG, agli Uffici della Direzione Risorse Umane e ai Responsabili di attività di programmazione delle Risorse Umane.

 

 

 

 
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Corso di formazione in MODALITÀ TELEMATICA­ 

 

 

IL RUOLO DELLO STAFF TECNICO-AMMINISTRATIVO

NELLA PARTECIPAZIONE AI RANKING INTERNAZIONALI

 

CODICE ATTIVITÀ: 21AN20

 

RAGIONI       

Il processo di internazionalizzazione che negli ultimi anni ha interessato istituzioni e sistemi universitari in tutto il mondo, ha di fatto accresciuto la competizione tra Atenei a livello nazionale e globale. 

Conseguentemente ogni istituzione ha dovuto mettere in campo nuove o rinnovate competenze per migliorare la capacità di attrarre studenti e docenti. Alla tradizionale qualità della didattica e della ricerca, si sono aggiunti altri parametri di valutazione, quali i servizi erogati, la collaborazione con il mondo produttivo, con le autorità di governo locale, nazionale e internazionale e con la società civile.

Si è delineato sempre più marcatamente un modello di Università in cui le tre missioni, didattica, ricerca e impegno civico, hanno pari peso e sono fortemente connesse tra loro per risolvere i problemi legati alle grandi sfide sociali che il mondo sta affrontando.

Questo cambiamento radicale delle funzioni degli Atenei ha determinato anche la necessità di aggiungere nuove metriche a quelle tradizionali relative alla ricerca.

Anche se la maggior parte dei ranking è ritagliata per un modello di Università anglosassone, e quindi incapace di apprezzare le specificità dei sistemi universitari italiani o europei, anche questi si sono attivati per incrementare il numero di atenei coinvolti nelle classifiche internazionali, per l’indubbio impatto che hanno sia nei confronti di studenti stranieri, che di agenzie governative, di valutazione e di comunicazione.

Gli indicatori su cui sono costruite le classifiche si basano su dati relativi all’Ateneo che spaziano su un’ampia gamma di azioni coinvolgendo tutto lo staff, sia docente che tecnico-amministrativo. E il successo nelle classifiche risiede nella capacità di presentare i dati da “misurare” come risultati dell’istituzione e delle sue politiche, e non delle singole strutture.

È quindi evidente il ruolo fondamentale che riveste la componente amministrativa nel generare, evidenziare, conservare e rendere disponibili i dati relativi a tutte le funzioni.

I principali ranking internazionali sono: Times Higher Education World University Rankings (THE), QS Quacquarelli Symonds Ranking, U-Multirank, ARWU Shanghai Academic Ranking, UI GreenMetric World University Ranking, National Taiwan University Ranking (NTU), University Ranking by Academic Performance (URAP), US News – Best Global Universities Ranking, Leiden Ranking (CWTS), Scimago Institution Rankings.

 

 

OBIETTIVI

Il Corso di formazione fornirà informazioni sui principali ranking e sulle azioni di supporto che la componente tecnico-amministrativa può fornire nella ricerca di un continuo miglioramento dei piazzamenti dell’istituzione.

 

DESTINATARI

Il Corso di formazione è rivolto a tutto il personale interessato ai temi in oggetto.

 

 

     c/o Università degli Studi di Torino - Via G. Verdi, 8 - 10124 Torino TEL. 011/8129782- FAX 011/8140483

       E-mail: segreteria@coinfo.net    -    iniziative@coinfo.net                                    PEC: coinfo1@pec.it